MenoMaliTrip 2018bis
Mali -Koba
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Cosa é MenoMali? (PDF)

 

 

MenoMaliTrip2018bis

 




DAL 2 AL 12 NOVEMBRE 2018


Alessio, Marco, Sergio e Fabrizio

Un progetto di RCMA ONLUS

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I Partecipanti
Marco
Conte
Fabrizio
Di Mauro

Sergio
Santamaria

Alessio
Narcisi
Tall
Aghibou
Camara
Siramory
Baba
Coulibaly
Attività

 

BILANCIO 2018BIS

SANITA
con MenoMaliWH - WeekHospital

Piu di 50 malati ci aspettavano per le visite, avvertiti da una macchina ormai collaudata: la Radio Belekan che arriva fino ai villaggi piu lontani, il passaparola tra i pazienti già operati o tra gli amici che hanno sentito parlar bene della missione... Alla fine erano più del doppio dell'ultima missione. Non c'è che dire... Un bel segnale di crescita e di buon operato!

In 10 giorni di attività, Sergio ha operato 25 malati dei quali sette sono stati piccoli pazienti pediatrici che, per i non addetti ai lavori, rappresentano una tipologia di chirurgia critica e delicata per le caratteristiche stesse del paziente pediatrico. Tutti gli interventi hanno avuto un decorso post operatorio senza complicanze e secondo le aspettative. Davvero una gran bella soddisfazione!

ISTRUZIONE
con la formazione medica
Abbiamo ufficializzato il nuovo infermiere Baba Coulibaly,formato negli ultimi 3 anni grazie alle vostre donazioni, fornendolo di una moto per poter servire al meglio il dispensario costruito nel 2006.
Baba ci ha assistito per tutta la settimana medica fornendo un aiuto fondamentale, non solo per la gestione dei malati ma sopratutto nella parte medica in sala e non, arricchendo cosi ancora di piu la sua formazione.
Durante le operazioni abbiamo avuto l'occasione di lavorare con specializzandi e anestesisti del luogo sempre pronti a collaborare con noi.

con il materiale didattico
Con la raccolta di materiale didattico abbiamo rifornito le due scuole del vilalggio Tiko della scorsa missione e Boyini, visibili sul MenoMaliMap aiutando cosi i ragazzi che non ricevono assolutamente alcun materiale didattico dallo stato.

con i vestiti
A questi due villaggi sono andati anche i vestiti che ci avete donato, perché a scuola bisogna andare vestiti, e spesso puo capitare che qualcuno non possa seguire le lezioni proprio per questa mancanza.

ACQUA
con MenoMaliMap

La ricerca di nuovi villaggi bisognosi di Acqua, Dispensari e Scuole é sempre attiva, ne approfitteremo per verificare le ultime segnalazioni e mettere in lista dei villaggi per le prossime missioni. Con le ultime segnalazioni stiamo decidendo quale villaggio ha veramente piu bisogno.
Nel caso non avesssimo abbastanza soldi per afforntare i costi di costruzioni, ormai come da anni, seguiremo i lavori dell'Associazione ONLUS FriendsForWater.org.

Seguite il fantastico lavoro svolto da Marco con la sua associazione, che ha dato da bere acqua a 1.100 persone.

 

DIARIO e MEDIA

 

Foto in SlideShow

Ecco per integrale il Diario che mandiamo ogni giorno ai nostri donatori

Giorno 1
Ci accolgono i soliti 35 gradi senza umidità e i tempi africani per uscire dall’aeroporto felici di non aver perso nessuna valigia. Sempre sostenuti dalla vostra energia.
Il WeekHospital prende subito il via con un sopralluogo programmato nella sala operatoria dell’Ospedale Gavardo che speriamo di poter utilizzare già da questa missione. Ci aspettavano in ospedale i primi malati da visitare, la maggior parte pediatrici.

Giorno 2
Bisogna sapersi arrendere quando la situazione lo richiede. E quella di Famorou è una di queste situazioni. Anche il trapianto di osso effettuato a gennaio scorso è stato fratturato. Dopo l'ennesima e complicata ricostruzione, il risultato è stato reso vano da un gioco comune tra i bimbi... Il piccolo karate. Stentiamo a credere a quello che vediamo alla TC di controllo. Eppure è così. Dopo lunghi colloqui con i genitori e il nostro mediatore culturale decidiamo a malincuore e frustrati di non intervenire ulteriormente chirurgicamente. Farlo significherebbe sottoporre il piccolo Famorou all'ennesimo intervento che, nel contesto socio culturale in cui vive, lo esporrebbe a un ulteriore certezza di fallimento. E nessuno se lo può permettere. Rimane la nostra mascotte che seguiremo in ogni nostro viaggio.
Stamattina l'arrivo all'AM di Kati per la visita dei malati è stato buffo. Siamo stati abituati negli anni a trovare al nostro arrivo una discreta folla di malati in paziente attesa. Oggi lo scenario all'arrivo era totalmente differente. Due pazienti. Soltanto due pazienti. Ci siamo guardati e interrogati con un po' di inquietudine. Dopo pochi minuti arriva il dottor Diarra' sorridente e con dei fogli in mano. Al nostro quesito sul perché ci fossero solo due pazienti risponde con una sonora risata e indicando la lista dei cinquanta pazienti in attesa di consulto. Cinquanta....
La giornata trascorre visitando la metà dei pazienti della lista, continua con un proficuo incontro con il responsabile del servizio di radiologia dell'ospedale di Kati' e finisce con la visita pre-operatoria chirurgica e anestesiologica dei tre bimbi affetti da labioschisi che domani affronteranno l'intervento.
Marco e Alessio sono arrivati al villaggio e aspettano fiduciosi l'inizio dei lavori...
Sergio


Giorno 3
Oggi toccava a Alessio ma come già sapete le comunicazioni dal villaggio sono sempre difficili quindi vi giro il messaggio che é riuscito a mandare, immagino aggrappato all’ultimo ramo dell’albero più alto:
“Boyini, sabato, domenica.
Due giorni a Boyini con Marco di FriendsforWater che sta portando a termine la realizzazione di un pozzo per l’acqua potabile nel villaggio. Siamo partiti come sempre tutti insieme - Menomali e FriendsForWater - per unire le forze e l’entusiasmo che da anni ci sostengono e ci permettono di realizzare obiettivi diversi: da una parte assistenza sanitaria e dall’altra l’accesso all’Acqua. Quest’anno ho l’occasione di accompagnare Marco e il piacere di documentare con le immagini, oltre alla realizzazione del pozzo, la vita del villaggio. Vivere il villaggio è anche altro: significa capire, provare empatia, dare senso a ciò che facciamo. Senza enfasi.”

Per il WeekHospital invece Oggi è stata la giornata dei bimbi. Le camere di degenza sembrano una scuola elementare. Mady grand, Mady petit e la piccola Awa di quattro anni. La seduta operatoria scorre senza imprevisti in un clima di serenità e di rodata routine. Il dottor Cheick Sogodogo, il nostro anestesista, gestisce con serenità e competenza una seduta chirurgica interamente pediatrica consentendoci di lavorare con altrettanta serenità e concentrazione.
Appena adesso abbiamo finito l'ultimo controllo ai piccoli pazienti e portiamo in macchina con noi verso Kati una paziente e suo figlio. Domani la sottoporremo ad ad un delicato intervento all'orbita sinistra. Buona notte a voi e buon riposo a noi!

Alessio, Marco, Sergio e Fabrizio.

L’Associazione Friendsforwater di Marco ha individuato il villaggio dove cercare l’acqua: Boyini, 1100 persone circa. Domenica scorsa lo studio idrogeologico ha dato buoni risultati e domenica si dovrebbe cominciare a trivellare.

Giorno 4
Piove anche qui, capita ogni tanto sopratutto in questo periodo dove é ancora tutto verde prima della prossima siccità.
Abbiamo concluso le consultazioni programmate, la comunicazione via radio Belekan é stata fondamentale a parte il passa parola.
Da domani si opera ogni giorno tra il centro medico e la clinica privata.
Riportando i bambini in ospedale dopo le operazioni ci siamo fermati per strada, da un falegname per modellare una piccola struttura di supporto alla piccola manina di Awa. Presa l’impronta sul legno, il falegname la ritaglia e la rifinisce con cura, ci guardiamo e gli chiedo quanto gli devo, mi risponde serio “niente questo é per lei” indicando Awa.
Fare qualcosa per qualcuno gratuitamente non è solo generosità ma é sopratutto empatia e credere in un grande comunità ...come il MenoMali!
Domani dovrebbero ritornare i cercatori di Acqua...vi aggiorniamo.

Da Elio Graziano
Se chiudo gli occhi posso vedere i vostri volti, le vostre magliette colorate, i vostri sguardi, a volte stanchi eppure sempre accesi, vivi, febbrili di vita e dell'unica ambizione che è amica, fare, e fare Bene, assieme. Se chiudo gli occhi vedo il cammino di Alessio e Marco verso la polvere, il sudore, la speranza, poi l'acqua! La vita. La danza... Posso vedere il battito di Fabrizio, di Sergio scandito dagli occhi silenziosi di chi attende, nella pazienza, nella fiducia in questi due matti zii bianchi che sono venuti da lontano per la gioia dei loro sorrisi, dei loro cuori. Non è l'immaginazione a permettermi di vedervi, ma l'Amicizia che nutrite. Grazie. Amici miei.
....
MeniMali

Giorno 5-6
Boyini, lunedì, martedì.
Sempre a Boyini in una giornata più calda delle precedenti. Il sole, implacabile qui anche a novembre, inizia a farsi sentire sulla pelle. Marco continua ad occuparsi del pozzo di FFW ed io a raccogliere immagini. In questi giorni alcuni momenti, frammenti speciali pur nella loro semplicità, hanno scandito il nostro tempo.
L’albero. Una delle prime nostre preoccupazioni, arrivati al villaggio, è stata quella di scegliere il sito per montare la tenda. La scelta è caduta su una piccola porzione d’ombra regalata da un albero vecchio, stanco, chino in maniera innaturale quasi a toccare terra con le fronde. Il tronco era profondamente scavato e le radici che dovevano sostenerlo erano erose ancor più del tronco. Marco ed io non abbiamo avuto dubbi o incertezze. Era il posto giusto. Forse in un altro tempo e in un altro luogo avremmo avuto qualche dubbio. Per ora l’albero è ancora lì.
Il cielo. Ci si stupisce sempre, nelle rare occasioni che abbiamo di osservarlo lontano dalle città, di quanto il cielo stellato possa essere bello. Quello che però abbiamo visto qui in Mali è qualcosa di straordinario. Non solo era visibile una eccezionale quantità di stelle ma era netta la percezione del chiarore formato da stelle infinitamente piccole, più lontane.
Il dono. Martedì, mentre ci spostavamo da un villaggio all’altro abbiamo avuto un guasto al nostro fuoristrada. La situazione ci è sembrata subito seria - si era rotto un semiasse - e ci trovavamo nel nulla, a venti km dal villaggio più vicino. Scesi per constatare i danni e per iniziare a preoccuparci, è apparso dal nulla un contadino che ci offriva due grandi angurie. Chiediamo il costo e ci sentiamo rispondere che quello era un dono. Quell’uomo non ci conosceva, non cercava un particolare vantaggio dal suo gesto. Un gesto gentile di una persona gentile. La nostra avventura è proseguita tra non poche difficoltà ma quel prezioso momento ci avrebbe piacevolmente accompagnato per quel che restava del giorno.

alessio

Giorno 7
Sveglia con la sensazione che sta già finendo e abbiamo ancora tante cose da fare.
Ancora 20 malati da operare, l’infermiere da insediare al villaggio di Koba, promuovere il MenoMaliMap e tutte quelle cose che rimandi e poi non hai tempo di farle, come se te le lasciassi come scusa per tornare.
Sergio opera al centro medico due pazienti. Tutto procede bene. Partecipa agli interventi Maxime, un anestesista volontario che, saputo della nostra presenza, ha voluto conoscere Menomali. Per noi è un gran piacere conoscerlo e condividere momenti di scambio sia medico che personale.
Cambia il concetto di città: Bamako con le sue fogne a cielo aperto, i suoi mille negozietti sulla strada, la sua polvere rossa che comincia ad alzarsi dalle prime ore dell’alba, gli odori invadenti e curiosi e per finire i suoi mille colori. Vi sembrerà strano, ma si respira un’aria di sicurezza che è difficile da spiegare. È figlia dell’atmosfera che respiriamo che sa di accoglienza. Pura.
Senza mangiare continuiamo la giornata visitando gli operati di ieri ricevendo un saluto marziale dal capitano e la gioia di vedere che tutto va bene.

Finiamo la giornata all’ospedale Gavardo a visitare i tre bambini operati domenica di labbro leporino. Ci accolgono con la maglietta menomali e un “soriso”.

Giorno 8

Sveglia alle 05.00 per arrivare presto a Koba dove il Comitato del dispensario, costruito nel 2005, ci aspetta per il passaggio di consegna del nuovo infermiere Baba.Sono circa 30km di strada asfaltata ma inagibile e 10km di savana più verde del solito. L’alba ci accompagna e il fresco della notte svanisce piano piano.
Il venerdì é il giorno di mercato nel villaggio sulla strada, Yeleguebougou, lasciando quindi Koba abbastanza vuota. I soliti amici ci riconoscono e ci salutano con grande affetto. Dopo il rituale del saluto al capo villaggio consegnandogli del riso e dei semi di cola, compiamo l’atto dovuto dopo 3 anni di formazione grazie alle vostre donazioni.
Giallo, verde, rosso, nero e blu sono i colori che ci circondano nella savana, sono i colori del nostro logo che i bambini mostrano fieri all’uscita dalla
scuola.
Tornare a Koba é un ritorno alle origini, come il grande baobab con i suoi infiniti rami e un unico enorme tronco.
Passiamo al villaggio vicino, N’Golofala, dove ci aspettano i malati da portare al centro medico per essere operati da Sergio.
Cena con le suore che ci ospitano scambiando informazioni fondamentali per la missione e ricordando tutto quello fatto e quello che ancora si può fare sempre grazie a voi..

Giorno 9
Kati, Bamako, sabato 10.
La giornata inizia presto. Veloce ripasso del programma e rapida ricognizione del materiale sanitario. Ci dirigiamo verso la clinica di Bamako dove ci aspettano le due pazienti in lista per due delicate operazioni chirurgiche. Si tratta di due donne di media età (qui non è facile stabilire a vista l’età, soprattutto per le donne). Le troviamo già sistemate nella stanza, fasciate dai loro vestiti sgargianti e con i loro vaporosi e coloratissimi copricapi in chinz. Hanno già fatto conoscenza tra loro e hanno organizzato la stanza come fosse una stanza della loro casa... Qui in città come nei villaggi le donne svolgono quasi tutte le vitali attività quotidiane con grande fermezza, competenza ed equilibrio. Viene quasi da pensare che se qui le donne prendessero il potere, il paese cambierebbe rapidamente in meglio. Ma questa è un’altra storia...
Le due operazioni hanno, per ora, buon esito. Altre donne sono presenti per assistere le pazienti. Andiamo via. Dopo nove ore di attività - e otto giorni sempre con i medesimi ritmi - ci concediamo un lusso: una birra seduti in un resort sulla riva del Niger. Il tramonto è stato unico.

alessio

Giorno 10
Ultimi tre interventi chirurgici al centro di Kati, nel quale ormai ci muoviamo con disinvoltura.
Babà ,il neo responsabile del dispensario sanitario di Koba, si é dimostrato una aiuto fondamentale per la missione sanitaria.
Stiliamo un protocollo per i pazienti con patologie tiroidee con il dottor Diarra sempre fondamentale per tutta la gestione locale dei malati.
A fine intervento procediamo con le medicazioni dei pazienti operati nei giorni precedenti.
Visitiamo la Radio Belekan che ci ha annunciato nei villaggi e che continuerà a sostenerci.
In serata ci raggiunge Marco per la solita ultima riunione conclusiva, per scambiare idee e prendere decisioni.
Domani ultimo giorno di visite controllo..
Sembra ieri essere arrivati ieri... come sempre.

MenoMali